Misura il tuo livello di assertività.

Per un chiarimento sul concetto di assertività e sul come migliorarla, puoi approfondire leggendo un articolo cliccando  qui!

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Il tuo punteggio è: 0 !

Da 60 in su.

Hai una filosofia assertiva consistente e probabilmente reagisci bene nella maggior parte delle situazioni.

Da 45 a 59.

Hai una visione abbastanza assertiva. Ci sono situazioni in cui non puoi essere naturalmente assertivo, ma con esercitazioni pratiche puoi migliorare.

Da 30 a 44.

Sembri essere assertivo in alcune situazioni, ma la tua risposta naturale è sia anassertiva che aggressiva. Con una buona pratica e imparando a percepire al meglio molte situazioni, potresti nel futuro imparare a reagire più assertivamente.

Da 15 a 29.

Hai una considerevole difficoltà a essere assertivo. dovrai impegnarti molto nel seguire una buona strada, per rivisitare tutte quelle situazioni in cui diventare più assertivo è determinante per te stesso.

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L’Assertività: l’arte di comunicare!

L’assertività è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione che rendano altamente probabili reazioni positive dell’ambiente e annullino o riducano la possibilità di reazioni negative”.

L’assertività è uno stile relazionale/comunicativo che permette all’individuo di esprimere le proprie opinioni, le proprie emozioni, i propri punti di vista senza prevaricare né essere prevaricati.

Più precisamente possiamo dire che l’assertività è la capacità:

  • di esprimere i propri sentimenti.
  • Di scegliere come comportarsi in un dato contesto.
  • Di difendere i propri diritti quando necessario.
  • Di aumentare la propria autostima.
  • Di sviluppare una sana dose di sicurezza in sé.
  • Di esprimere serenamente un’opinione anche se in disaccordo con il punto di vista dell’altro.
  • Portare avanti i propri piani/progetti.
  • Saper dire agli altri di modificare i loro comportamenti quando questi sono percepiti come lesivi e/o offensivi.

Il comportamento assertivo è un comportamento responsabile che si distingue:

  1. dal comportamento aggressivo: il soggetto aggressivo è una persona che non rispetta i limiti degli altri, è concentrato sui propri desideri, non bada a ciò che gli sta intorno. Può essere anche distruttivo e violento. Tende a dominare e il suo unico obiettivo è il potere personale e sociale. Alla base di questo comportamento vi sono componenti di ansia, rabbia, ostilità, disprezzo e mancanza di riconoscimento della dignità altrui.
  2. Dal comportamento passivo: il soggetto passivo è una persona che tende ad accontentare gli altri, è facilmente influenzabile, spesso subisce senza opporsi. Spesso è afflitto da una eccessiva ansia accompagnata da sensi di colpa e non riesce ad esprimere in modo adeguato i propri bisogni e le proprie esigenze. Necessita del consenso altrui e cerca di evitare ogni tipo di contrasto. La persona passiva ha poca capacità di azione.

Il comportamento assertivo è invece un comportamento partecipe: attivo non reattivo, un atteggiamento responsabile caratterizzato dalla fiducia in sé e negli altri, una consapevole manifestazione di se stessi: affermazione dei propri diritti senza negare quelli altrui, senza ansia né sensi di colpa, una capacità di comunicare i propri sentimenti in modo chiaro, diretto e rispettoso, senza minacce e aggressività.

Come essere più assertivo!

  • Impara ad ascoltare: presta attenzione al contesto ossia a ciò che viene detto e alle emozioni sia tue sia dell’altro.
  • Sviluppa una buona dose di fiducia: la riduzione dell’ansia aumenta il grado di sicurezza e quindi la fiducia in se stessi.
  • Impara ad essere aperto e cordiale: utilizza parole che esprimono gentilezza e apprezzamento, non emettere giudizi, usa toni e volumi di voce appropriati.
  • Credi nelle tua capacità: sapere che “riuscire” è possibile, non cadere nei pregiudizi e condizionamenti.
  • Non essere troppo esigente: non pretendere troppo da te stesso o dagli altri.
  • Non sottovalutarti: fatti valere.
  • Fai attenzione al comportamento non verbale: la nostra espressione, i gesti, il linguaggio del corpo.
  • Impara a dire di no: quando necessario senza farsi prendere dai sensi di colpa.
  • Riconosci i tuoi limiti: sapere che non tutto è possibile.

E IN FINE Impara ad usare il MESSAGGIO IO:

  1. Descrizione del comportamento che crea il problema, senza esprimere un giudizio.
  2. Descrizione del sentimento che il problema ha su chi parla.
  3. Descrizione degli effetti soggettivi del problema.

ESEMPIO: “il fatto che tu mi interrompa continuamente quando parlo (comportamento) mi irrita (sentimento) perché mi fa dimenticare alcune cose che volevo dirti a proposito del nostro lavoro ( effetti).”

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